Spiaggia Gabella

Uno spruzzo di latte giunse fino al cielo generando la Via Lattea, un altro cadde a terra e diede vita al Giglio di mare.

Quale migliore scenario per narrare una leggenda? Una colata di sabbia fine dorata interrotta - solo sulla carta – a delimitare i confini con Palinuro. 1440 metri quadri di dune morbide, in riva al mare, capaci di accogliere amanti del sole e del mare in ogni versione possibile: dall’estrema tintarella, alle corse sulla riva, alle passeggiate romantiche in ogni stagione. Ed è proprio nella versione contemplativa l’invito ad ammirare i Gigli di mare, la cui timida fioritura avviene nei periodi più caldi ma prosegue oltre, aiutata dal clima mite.
Pianta forte e tenace, nasce sulle dune battute dal vento ed il suo seme, racchiuso all’interno di una massa sugherosa che permette il galleggiamento, riesce a navigare grazie alle correnti e a viaggiare in mare per tanto tempo fino a conquistare nuovi lidi. Intorno all’origine di questa vigorosa e tenace pianta sono fiorite alcune leggende.
Un antico mito greco narra che il Giglio del mare nacque dal latte di Era, moglie di Zeus, mentre nutriva il piccolo Eracle. Quando il piccolo si attaccò al seno, lo fece in maniera così vorace e vigorosa che la dea, non potendo sopportare il dolore, gli tolse d’istinto il seno: uno spruzzo di latte giunse fino al cielo generando la Via Lattea mentre un altro cadde a terra generando il Giglio di mare.
Ma la Spiaggia Gabella custodisce un altro fenomeno naturale davvero affascinante, anche se più raro da cogliere: la nidificazione della tartaruga Carretta Carretta, la tartaruga marina più comune del mar Mediterraneo, diffusa in molti mari del mondo ma fortemente minacciata in tutto il nostro bacino. Dopo aver migrato per migliaia di chilometri, per riprodursi, queste tartarughe si danno appuntamento al largo delle spiagge dove sono nate, dimostrando un’eccezionale capacità di ritrovare il luogo eletto. Non si può che esser lieti che la Gabella sia uno di questi luoghi: l’augurio è quello di riuscire a convivervi, preservando la zona di nidificazione e godendone la natura.